Le conseguenze del Lavoro

Domenica mi è capitato di leggere un articolo dell’Huffington post in cui si fa la lista delle startup americane che hanno stretto accordi con l’esercito e deciso di fare “innovazione” bellica.
Giovani aziende e menti brillanti finanziate complessivamente con 53 miliardi di dollari (solamente tra il 2019 e il 2022, sommando i soli contratti non coperti da segreto militare) per produrre droni, sistemi di videosorveglianza, sottomarini autonomi, ecc ecc
Personalmente, lo dico senza mezzi termini, questa roba mi dà i conati di vomito, non mi riesce di capire come una persona possa dedicare la propria intelligenza e il proprio lavoro al raggiungimento di scopi simili e come questa roba si possa chiamare “innovazione”.
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Così, mentre si avvicina la festa internazionale del Primo Maggio, vorrei approfittare di questo spazio per esprimere un pensiero sul Lavoro e su di noi
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Il Lavoro è il tema centrale di questa comunità, la nostra missione è creare sostenibilità economica per le persone e le organizzazioni che partecipano ad Apical.
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Ci occupiamo di questo perché pensiamo che attraverso il lavoro si possa trasformare il futuro e vorremmo che ad ogni persona fosse data l’opportunità di “spendere” la propria fatica e le proprie competenze per qualcosa di importante, qualcosa capace di avere un impatto concreto sulla vita delle persone e sul Pianeta
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La maggior parte della gente che ho conosciuto in Apical (e grazie a Apical) in questi anni combatte una lotta quotidiana, a volte estenuante, pur di poter fare qualcosa in cui crede e sarebbe disposta a lavorare gratis (se potesse) pur di non rinunciare alla propria missione.
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Ora io mi chiedo e lo chiedo a te, i lavori sono tutti uguali?
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Intendo dire, è per esempio corretto che le condizioni contrattuali, i benefici fiscali, le garanzie, i sussidi, i contributi pubblici e le politiche attive del lavoro e del sostegno all’imprenditorialità trattino esattamente nello stesso modo le persone che si occupano di lotta alla povertà educativa (per fare un esempio) e quelle che confezionano armi?
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Sarebbe dissacrante aspettarsi dallo Stato un trattamento preferenziale per le persone e le organizzazioni che si occupano di Bene Comune?
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Assumere una persona o finanziarsi in banca non dovrebbero costare di meno per chi fa innovazione sociale e di più per chi confeziona tecnologie mortali?
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Ci sta davvero bene che le politiche pubbliche siano agnostiche rispetto alla missione sociale di un’azienda?
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Se pensiamo alla ricchezza di un Paese ci viene subito in mente il PIL (Prodotto Interno Lordo) che è il nostro modo di misurare l’andamento dell’economia
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Se domani scoppia una nuova guerra e le nostre industrie belliche ricevono miliardi di commesse il PIL salirà del qualcosa % e alle 20 Mentana andrà in televisione a dire che va tutto alla grande perché stiamo crescendo.
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Ci interessa solo quanto cresciamo o vogliamo capire anche “come” e “perché“?
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Le conseguenze del Lavoro e più in generale dei nostri sistemi di produzione di ricchezza sono temi di interesse pubblico che andrebbero misurati e che dovrebbero guidare la nostra politica economica o si tratta solo di scelte individuali?
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Tu che ne pensi?
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Buon Primo Maggio